Il carovita mette in affanno un italiano su tre. Si taglia anche sul cibo
mercoledì 01 febbraio 2023
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Un italiano su tre è in difficoltà economica a causa dell’inflazione e del carovita. Si taglia anche sul cibo: il 20% compra meno prodotti alimentari, il 31% ha ridotto gli acquisti di carne e pesce, il 16% rinuncia a frutta e verdura

Il carovita cambia abitudini e consumi delle famiglie. Un italiano su tre è in difficoltà economica a causa dell’inflazione. Con i prezzi che volano, gli italiani adottano nuove abitudini, cambiano una parte dei consumi, tagliano su tantissime voci, sono costretti a intaccare i risparmi e a ricorrere a prestiti. Il quadro che emerge da una recente indagine evidenzia che quasi la metà degli italiani (42%) ha difficoltà a pagare le bollette. Si taglia anche sul cibo. Il 20%, uno su cinque, compra meno prodotti alimentari e meno cibo. Il 31% ha ridotto gli acquisti di carne e pesce. Il 16% rinuncia a frutta e verdura. Sono tagli pesanti.

Un italiano su tre versa in una condizione economica difficile a causa della morsa dell’inflazione che avvolge la quotidianità delle famiglie italiane. Le più colpite sono le famiglie meno abbienti.

Carovita, si attinge ai risparmi

La situazione economica generale è peggiorata. Ad aprile 2022 il 31% delle persone intervistate raccontava di non essere stata in grado di accantonare alcun risparmio alla fine del mese (e nei 12 mesi precedenti). Questa percentuale è salita però al 41% a dicembre 2022.

Affrontare la quotidianità diventa quindi sempre più complicato e il 37% del campione è dovuto ricorrere ai risparmi accumulati, arrivando a dover chiedere una mano ad amici e parenti nel 13% dei casi. Il 9% è dovuto ricorrere a un prestito in banca.

La spesa per le bollette è un costo insostenibile per il 42% degli italiani.

Spesa alimentare, si taglia anche sul cibo

Abitudini e consumi cambiano per esigenze di forza maggiore. E sicuramente destano preoccupazione quelle che riguardano la spesa alimentare. Il 20% delle persone compra meno prodotti alimentari: in particolar modo il 31% acquista meno carne e pesce, mentre il 16% riduce il consumo di frutta e verdura.

Sono tutte le abitudini di acquisto ad essere investite da un radicale cambiamento, tanto che il 64% compra più alimenti in promozione e scontati, il 47% compra più cibo di marche più economiche e il 44% si rivolge più spesso ai discount.

L’inflazione costringe gli italiani a cambiare i propri modelli di consumo, facendo necessariamente dei tagli: il 57% del campione afferma di aver rinunciato a molte attività culturali, mentre il 59% ha ridotto il budget destinato a viaggi e vacanze e il 49% ha tagliato le spese per l’attività sportiva.

Il carovita penalizza ulteriormente le famiglie più fragili: il 44% di coloro che si trovano in una situazione economica già compromessa ha avvertito un “grande impatto negativo” sulla propria qualità di vita. Sono tagli e rinunce che pesano: nel 56% dei casi i cambiamenti di stile di vita causati dall’aumento dei prezzi hanno avuto un impatto negativo sul benessere psicologico delle persone.

Si “salvano” i comportamenti antispreco, soprattutto in tema di energia e gestione di riscaldamento ed elettrodomestici in casa. Ma sono azioni legate all’esigenza di risparmiare e per molti (59%) significano una riduzione del comfort in casa.

 

 

Fonte HelpConsumatori