Etichetta origine alimenti. Coldiretti: “Vittoria”. Federalimentare: “Fuga in avanti”
lunedì 28 gennaio 2019

etichetta.pngEtichetta obbligatoria sull’originedegli alimenti: questo il contenuto dell’emendamento al Dl Semplificazioniapprovato in Commissioni Lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato,che dispone l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimentie la provenienza dei prodotti.

Oltre aiprodotti sui quali si applica la normativa nazionale (latte e formaggi,derivati del pomodoro, pasta e riso), l’etichettatura di origine del prodottodovrebbe applicarsi a salumi, carne di coniglio, marmellate e succhi di frutta,fagioli e piselli in scatola, pane, insalate in busta, frutta e verduraessiccata.


 L’emendamentonon trova tutti unanimi. Soddisfatta Coldiretti che parla di vittoria, mentreper Federalimentare si tratta di una “fuga in avanti” su materie armonizzate alivello europeo e sulle quali si dovrebbe intervenire in sede Ue.


“E’ una grandevittoria per agricoltori e consumatori il via libera all’obbligo di indicare inetichetta l’origine di tutti gli alimenti per valorizzare la produzionenazionale, consentire scelte di acquisto consapevoli ai cittadini e combattereil falso Made in Italy”, commenta il presidente della Coldiretti EttorePrandini. “La norma consente di adeguare ed estendere a tutti i prodottialimentari l’etichettatura obbligatoria del luogo di provenienza geograficadegli alimenti come richiesto dal 96 % degli italiani che hanno partecipatoall’ultima consultazione pubblica del Ministero delle Politiche Agricole.L’obiettivo –  prosegue Coldiretti – èdare la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della fruttaimpiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carneutilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anchedifendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in viasperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso epomodoro”.


Federalimentareè di diverso avviso e auspica “una modifica della proposta attuale” e lariapertura del dibattito in Europa. “Le norme che possono migliorare leinformazioni fornite ai consumatori sui prodotti alimentari sono fondamentalima, in materia di etichettatura, siamo convinti che le misure debbano esserediscusse e condivise a livello europeo e non solo italiano”. Così il presidentedi Federalimentare Ivano Vacondio è intervenuto sulla norma relativaall’obbligo di indicazione d’origine in etichetta inserita nel DlSemplificazioni in corso di approvazione.


“La difesadella trasparenza dei prodotti e dell’informazione dei consumatori èsacrosanta, – dice Vacondio – a maggior ragione quando questa è orientata allatutela delle produzioni di eccellenza del nostro Paese e alla difesa del nostroMade in Italy. Tuttavia  la questionedell’etichettatura è materia armonizzata a livello europeo proprio per evitaredi introdurre obblighi valevoli per le sole imprese nazionali che, in questomodo, sarebbero le uniche a sostenere l’aggravio dei costi derivanti dallemisure introdotte e si troverebbero in svantaggio competitivo rispetto allealtre imprese dell’UE che non si vedrebbero applicare tale normativa”. PerFederalimentare, dunque, “fughe in avanti come la tendenza all’introduzione dinorme nazionali su materie armonizzate a livello comunitario è penalizzante enociva per il nostro Paese”.