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CONSUMI: a febbraio Adoc stima un calo del 7%. Per Pasqua non parte il 76% degli italiani. PDF Stampa E-mail
martedì 07 aprile 2009
carrello.jpgSecondo i dati forniti da Confcommercio i consumi a febbraio hanno registrato un calo del 4%. Per Adoc il calo è stato più grave, intorno al 7%, con forti perdite per alimentari e abbigliamento e vacanze di Pasqua. "Secondo le stime dell'Adoc il calo dei consumi a febbraio è stato pari al 7% - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - a fronte di una contrazione della spesa delle famiglie di circa il 5% e a un calo della spesa alimentare dell'8%. Il carovita e la perdita del potere d'acquisto spingono i consumatori italiani a rinunciare all'acquisto soprattutto di beni e servizi secondari, come le vacanze. Secondo un'indagine dell'Adoc ben il 76% degli italiani non si muoverà durante le vacanze di Pasqua, il 5% in più dell'anno passato. La crisi ha messo in ginocchio le famiglie, non sono più in grado oggi di concedersi una vacanza, nonostante il costo di un weekend, rispetto all'anno scorso, sia sceso del 2,7%, grazie alla riduzione dei costi per i trasporti. Per il settore abbigliamento i saldi invernali sono stati un vero e proprio flop, il 61,9% dei consumatori non ha effettuato acquisti, mentre, secondo i nostri dati, la spesa delle famiglie è calata del 10,4% rispetto all'anno passato, attestandosi sulla media di 125 euro per nucleo. Molte merci sono rimaste invendute, e a pagare dazio sono specialmente i piccoli commercianti, la categoria che più di tutte sta subendo il crollo dei consumi."Per Adoc sono proprio i negozi al dettaglio a subire le maggiori conseguenze della crisi del settore."Gli acquisti dei consumatori nei negozi al dettaglio di abbigliamento e calzature sono complessivamente calati del 9% rispetto all'anno scorso - continua Pileri - mentre sono cresciuti gli outlet, che hanno visto aumentare le presenze del 3% e i centri commerciali, ma il boom previsto non si è avverato. Il piccolo commercio è in agonia, i negozi locali stanno lanciando un disperato urlo di aiuto, versano in condizioni economiche gravissime. Nei centri storici ha chiuso oltre il 20% dei locali, un piccolo negoziante al giorno, in ogni città, è costretto a chiudere bottega. Questi dati confermano le preoccupazioni espresse dall'Adoc e non recepite da enti locali, Governo e dai commercianti stessi. Oltre a creare un danno sia culturale che economico, creano un problema serio anche per tutti coloro che sono impossibilitati ad accedere ai centri commerciali, in primis gli anziani." Percentuale partenti e destinazioni Pasqua 2009 
  % 2008 % 2009
Italia 17% 14% (-3%)
Estero 12% 10% (-2%)
Nessuna partenza 71% 76% (+5%)
 
 

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