Voucher, nuove regole nel Dl Rilancio. Consumatori: misure insufficienti
mercoledì 15 luglio 2020

La validità dei vo

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ucher passa da 12 a 18 mesi e potranno essere rimborsati se non utilizzati entro il termine previsto, che si riduce a 12 mesi per i contratti di trasporto. Il Decreto ha stanziato anche un Fondo per indennizzare i consumatori

Il Decreto Rilancio è legge, dopo il via libera del Senato arrivato ieri. Tra le tante novità e misure introdotte, il Decreto modifica l’art. 88bis della legge di conversione del precedente decreto Cura Italia e rende più flessibile l’utilizzo dei voucher rilasciati ai consumatori in caso di cancellazioni dovute al Covid-19, in sostituzione dei rimborsi monetari.

 

La validità dei voucher passa da 12 a 18 mesi e potranno essere rimborsati se non utilizzati entro i 18 mesi previsti, che si riducono a 12 per i contratti di trasporto.

Voucher, concerti ed eventi

 

Nel dettaglio – spiega Federconsumatori – per quanto riguarda concerti ed eventi gli utenti potranno avere il rimborso dell’importo versato qualora la prestazione programmata non sia resa nel termine di 18 mesi. In ogni caso, in occasione della cancellazione dell’evento, verrà immediatamente restituita la somma versata.

Viaggi

 

Per quanto riguarda i viaggi – prosegue l’associazione – l’emissione del voucher sarà automatica esercitando il recesso entro il 31 luglio e, decorsi 18 mesi dall’emissione, qualora non sia stato utilizzato il voucher, avrà luogo il rimborso.  Per quanto riguarda i voucher emessi relativamente al trasporto aereo, ferroviario e marittimo il rimborso potrà essere richiesto entro 12 mesi dall’emissione.

 

    “Una misura sicuramente migliorativa rispetto alla precedente, che non prevedeva l’obbligo di corrispondere il rimborso ai cittadini – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori. – Non siamo sicuri, però, che tali disposizioni siano esattamente in linea con quanto espresso dall’UE, dal momento che in molti casi i cittadini dovranno aspettare il termine previsto prima di rientrare in possesso di quanto speso”.

 

Il Decreto Rilancio modifica il sistema dei voucher

 

Parere analogo è stato espresso dal Centro Europeo Consumatori, che apprezza il passo in avanti ma non si ritiene comunque soddisfatto.

 

    “Il governo italiano continua a negare il diritto dei consumatori a scegliere tra il rimborso monetario ed un voucher – dichiara Maria Pisanò, Direttore del Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia – violando i diritti stabiliti dalle normative europee e corroborando la procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea”.

 

Un fondo per indennizzare i consumatori

 

Il Decreto prevede, inoltre, lo stanziamento di 5 milioni di euro per il 2020 e 1 milione di euro per il 2021, “per la costituzione di un fondo presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che indennizzerà i consumatori titolari di voucher non utilizzati entro la scadenza, qualora non vengano rimborsati dall’operatore turistico o dal vettore perché in stato di insolvenza o fallimento”, spiega il CEC.

 

    “Attendiamo con fiducia il regolamento di attuazione del Fondo – aggiunge Monika Nardo coordinatrice del Centro Europeo Consumatori Italia – ma il timore, alla luce della previsione normativa, è che il consumatore non otterrà, nel caso di ricorso al Fondo, il rimborso integrale dell’importo del voucher. Dunque, la probabilità di subire delle perdite non è remota”.

 

Federconsumatori: il Fondo potrebbe risultare insufficiente

 

    “È specificato nel testo che: “L’indennizzo è riconosciuto nel limite della dotazione del fondo […]” – afferma Federconsumatori – quindi molti cittadini potrebbero risultare esclusi dallo stesso.

 

Inoltre, non essendo meglio specificato, il rimborso si limita ai voucher emessi in relazione a prestazioni offerte da “vettori o operatori turistici”, rischiando di escludere, adottando una interpretazione eccessivamente restrittiva, ad esempio le strutture ricettive. Ci aspettiamo che, nel decreto attuativo, tali criticità vengano risolte e chiarite”.

 

Fonte: Help Consumatori