Energia, Arera: ancora troppi clienti nel mercato tutelato |
lunedì 09 dicembre 2019 | |
L’Autorità per l’energia invia una segnalazione a Governo e Parlamento e propone di accompagnare gradualmente famiglie e piccole imprese nella liberalizzazione dei mercati dell’energia elettrica e del gas
Ci sono ancoratroppi clienti nel mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas. La metà opiù dei clienti domestici era ancora in regime di tutela nel 2018 sia per ilsettore elettrico sia per il gas naturale. «Servono norme che consentano di regolarepiù gradualmente la ‘fine tutela’ e perseguire, nel modo più efficace,l’obiettivo di completa liberalizzazione dei mercati dell’energia e gas el’effettiva concorrenza tra gli operatori, garantendo condizioni economicheeque per i clienti di piccole dimensioni». È quantochiede l’Autorità per l’energia (Arera) in una segnalazione inviata oggi aParlamento e Governo in considerazione dell’attuale configurazione dei mercatidella vendita al dettaglio di energia elettrica e di gas naturale e dellaancora limitata attitudine dei clienti a orientarsi tra le offerte presenti nelmercato libero. Risparmiare inbolletta Elettricità egas, metà e più dei clienti in regime di tutela Per il settoreelettrico, infatti, i dati dell’Autorità indicano che il 56% dei clientidomestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018.Anche nel gas naturale, nello stesso anno, il servizio di tutela ha costituitola modalità di fornitura per il 50% dei clienti domestici e per il 43% deicondomini uso domestico. A limitare lapiena concorrenzialità dei mercati energia e gas auspicata nella LeggeConcorrenza (n.124/2017) sono per l’Autorità l’alta concentrazione nei mercati,la scarsa propensione dei clienti a muoversi nel mercato e i vantaggicompetitivi dei fornitori storici. Lasegnalazione dell’Autorità Lasegnalazione evidenzia che «l’attuale contesto dei mercati retail e l’effettivogrado di maturità per l’accesso al mercato conseguito dai clienti di piccoledimensioni dimostrano che l’obiettivo individuato dal Legislatore risultaancora lontano dall’essere effettivamente raggiunto. Le dinamicheconcorrenziali nel settore della vendita alla clientela di massa – scrivel’Arera – indicano che la maturità e la concorrenzialità dei mercati hannoraggiunto livelli piuttosto omogenei nei due settori ma, in entrambi i settori,difformi per tipologia di cliente. Anche nel 2018, il servizio di tutela si èconfermato come la modalità prevalente di approvvigionamento per i clientidomestici di energia elettrica e di gas naturale». A frontedunque della «mancanza dei presupposti previsti all’art. 1, commi 59 e 60,della legge concorrenza, per la rimozione delle tutele di prezzo in entrambi isettori» l’Autorità ha ritenuto opportuno segnalare a Parlamento e Governo lanecessità di «proseguire il processo di accompagnamento dei clienti finali dipiccole dimensioni, ed in particolare, di quelli domestici, nel percorso dieffettiva liberalizzazione dei mercati dell’energia elettrica e del gasnaturale». La fine delregime di tutela dei prezzi è fissata al 1° luglio 2020 ma questo orizzontetemporale è molto critico e l’idea è quella di posticipare. «I numeri sonolontani da quanto aveva ipotizzato il legislatore – afferma il presidente diArera, Stefano Besseghini – e la quota di clienti fermi sul mercato tutelato ètutt’altro che residuale. Di fronte a questo l’Autorità fornisce alcunielementi per disegnare gli scenari futuri e strumenti utili a prevenireingiustificati aumenti dei prezzi e alterazioni contrattuali. Chiediamo quindidi introdurre norme che ci consentiranno di attivare la salvaguardia per lepiccole imprese a gennaio 2021 e solo successivamente – con un percorsoprogressivo, trasparente e verificabile – di estenderne i meccanismi ai clientidomestici dell’elettricità e del gas».
Fonte: HelpConsumatori |