Stabilimenti balneari, Adoc: una giornata costa circa 26 euro
lunedì 10 giugno 2019

beach0806.jpgÈ tempo dicominciare a preventivare vacanze e le spese connesse, partendo dalla base:noleggio di ombrelloni, lettini e sdraio per godere del relax in riva al mare.Secondo un’indagine dell’Adoc sui costi degli stabilimenti balneari la spesamedia sostenuta da una famiglia per una giornata al mare, per il kitombrellone, lettino e sdraio, è pari a 26 euro. Se si aggiungono extra come lacabina e l’uso delle docce, il costo sale a 33 euro. Conto che sale fino a 58euro se si sceglie di mangiare presso lo stabilimento.

Tra le Regionila più cara si conferma la Sardegna, con un costo medio giornaliero di 34 euro(esclusi extra e ristorazione), seguita da Liguria (33 euro) e Toscana (31euro). Le più economiche sono Molise e Campania (21 euro).


 


Su basemensile, considerando i mesi di luglio e agosto, il costo medio è pari a 697euro. Per i mesi di giugno e settembre il costo scende di circa il 20%,attestandosi intorno ai 560 euro. Se una famiglia decidesse di abbonarsi pertutta la stagione estiva (tre mesi da giugno ad agosto o da luglio a settembre)il costo medio salirebbe a 1.718 euro. In caso di abbonamenti mensili estagionali il prezzo è naturalmente ridotto grazie a sconti e promozioni.


 


A questi costivanno aggiunti eventuali extra, che farebbero lievitare il conto finalemediamente del 30%, portando rispettivamente l’abbonamento mensile a quota 847euro e quello stagionale a 2.320 euro.


 


“La vacanzapresso gli stabilimenti balneari continua ad essere un must per le famiglieitaliane anche se i costi elevati, per quanto in linea con gli scorsi anni,costituiscono un freno all’accesso per la maggior parte dei consumatori”,dichiara Roberto Tascini, presidente dell’Adoc.


 


Per questomotivo, a causa delle ridotte disponibilità economica molti italiani virerannosulle spiagge libere o proveranno quantomeno ad accedere alla battigia pressole strutture private. “Ricordiamo”, sottolinea Tascini, “che la normativagarantisce pienamente l’accesso libero e gratuito, ma ancora oggi i bagnantilamentano difficoltà ad esercitare tale diritto. Inoltre c’è ancora una fortesproporzione tra spiagge private e libere, con le prime ad occupare, in basealla media nazionale, il 60% della costa disponibile contro il 40% di quellelibere”.


 


“Crediamo siaopportuno, laddove possibile, riequilibrare tale proporzione. Gli stabilimenti,se bene amministrati, possono davvero diventare la chiave di volta perpromuovere il turismo balneare e culturale, per tutelare l’ambiente costiero erilanciare l’economia blu”.


 


Glistabilimenti, se bene amministrati, possono davvero diventare la chiave divolta per promuovere il turismo balneare e culturale, per tutelare l’ambientecostiero e rilanciare l’economia blu. Ma ogni investimento, specificanodall’associazione, deve essere fatto mantenendo come principio di fondo losviluppo sostenibile, l’economia circolare e l’abbandono di ogni prodotto diplastica anche prima del 2021.


 


“In questosenso apprezziamo il fatto che molti gestori stiano procedendo verso unaristrutturazione sostenibile del proprio stabilimento, adottando ad esempiopolitiche di contenimento dei rifiuti e di riciclo dell’acqua, utilizzandomateriali sostenibili e biodegradabili in sostituzione della plastica edenergia solo da fonti rinnovabili, favorendo l’accesso e la fruizione dellocale a tutti i consumatori, dai bambini agli anziani ai portatori dihandicap. Sono scelte che soddisfano e che vengono premiate dai consumatori.Anche noi possiamo contribuire a rendere le nostre coste e il nostro mare piùsostenibile e pulito, adottando alcuni semplici ma incisivi accorgimenti.”