La bussola dei diritti: il modem è libero davvero?
mercoledì 10 aprile 2019

modem1104.jpgNell’era digitale e del 5G alzi la manochi non ha in casa una connessione internet. Adsl o fibra, le connessioni datinecessitano di un modem o di un router per funzionare e da qui la domandaspontanea se le compagnie telefoniche stiano applicando correttamente ladelibera Agcom n. 318/18/CONS che prevede per gli utenti la possibilità discegliere liberamente il modem da utilizzare, senza essere vincolati allacompagnia telefonica con cui è in essere il contratto di fornitura del servizioadsl o fibra.

L’Autoritàgarante per le comunicazioni ha attuato il regolamento europeo 2015/2120, chegarantisce agli utenti la massima libertà nella scelta dei terminali chepreferiscono, il cosiddetto modem libero. Di fatto la delibera Agcom stabilisceche tutti gli utenti devono essere messi nella condizione di poter utilizzareun proprio dispositivo per la connessione dati, senza fare alcuna distinzionetra contratti nuovi e in essere. Gli operatori dal canto loro, dovrebberoapplicare la norma così come declinata da Agcom, permettendo ai propri clientidi scegliere tra il modem incluso nella offerta contrattuale della compagnia oun altro modem più performante scelto dal consumatore. A quanto pare però, lecose non sembrano andare come dovrebbero.


 


Se prima lagiungla delle offerte per le connessioni internet era giustificata dall’assenzadi regole certe entrate in vigore solo da quest’anno, ora le cose non sonocambiate poi di tanto se si pensa che alcuni operatori applicano la deliberadell’Autorità diversamente a seconda che si tratti di nuovi o vecchi clienti.Da gennaio 2019 infatti pur vigendo il diritto del modem libero per tutti,anche per i contratti conclusi nel 2018, gli operatori telefonici dovrebberopermettere ai propri clienti di restituire il modem in modo da non dovercontinuare a pagare le rate residue. Tranne nel caso in cui lo si vogliacontinuare ad utilizzare, caso in cui si dovrà corrispondere il quantum dovuto.Tra le telefoniche alcune permettono di restituire il modem e applicanocorrettamente la norma, altre invece hanno fatto ricorso al giudiceamministrativo e ritengono doveroso attendere fino alla pronuncia del giudiceprevista per il prossimo ottobre.


 


Quali sono ivantaggi del modem libero? Primo fra tutti la libertà di scegliere il device piùconsono alle proprie esigenze per la connessione dati in relazione al contrattoche si ha o si vuole attivare. Ciascun utente in pratica, può scegliere sespendere di più o risparmiare senza nessuna imposizione da parte dellacompagnia telefonica. Inoltre non ci sono canoni da corrispondere all’operatoreessendo il modem o router di proprietà dell’utente medesimo. Questo potrebbecomportare delle anomalie nella garanzia del servizio erogato in caso didisservizio sulla rete che l’operatore potrebbe non riconoscere di propriaresponsabilità.


 


Come èpossibile far valere i diritti dei consumatori? Sicuramente il consiglioprimario è quello di inoltrare formale reclamo al proprio operatore contestandola mancata applicazione della delibera Agcom. In caso di mancato riscontro alreclamo o di riscontro negativo o non soddisfacente sarà poi opportuno attivareuna procedura di conciliazione – paritetica o presso i Corecom regionali,tramite la piattaforma ConciliaWeb- in modo da sollevare il problema del modemlibero e definire la controversia in via bonaria. Sembra infatti che stianoarrivando le prime decisioni dei Corecom a favore dagli utenti. Oltre alreclamo al gestore telefonico il consiglio è anche quello di inoltrare lasegnalazione online ad Agcom l’Autorità di settore competente. Sperando diavervi fornito informazioni utili non ci resta che augurarvi buona navigazione!