NataleSostenibile: al via campagna Adoc su consumo responsabile |
venerdì 07 dicembre 2018 | |
Natale fa rima con bontà, felicità,cordialità ma spesso non fa rima con sostenibilità. La festa più attesadell’anno infatti anche il periodo in cui ci si fa prendere la mano con acquistiesagerati che comportano sprechi di ogni tipo: si compra più cibo delnecessario per cenoni e pranzi e le decorazioni che abbelliscono case e balconisono il più delle volte difficilmente riciclabili. Per questol’Adoc ha lanciato la campagna #NataleSostenibile, affinché i consumatoripossano scegliere con maggiore consapevolezza e attenzione all’ambiente, allasocietà e ai diritti. Dalla scelta dell’albero alle decorazioni,dall’organizzazione dei cenoni all’acquisto dei regali fino al turismo sostenibile,sono numerosi i settori in cui è possibile adottare un comportamentosostenibile, consapevole ed equilibrato: ogni giorno sul sito e sui socialdell’associazione verranno diffusi brevi consigli su come trascorrere le Festee il periodo che le precede in modo consapevole, equilibrato e sostenibile.
“Con lacampagna #NataleSostenibile vogliamo stimolare i consumatori ad adottarecomportamenti virtuosi durante le Feste, dichiara Roberto Tascini, presidentedell’Adoc, “in pieno accordo con i principi dell’economia circolare e dellosviluppo sostenibile”.
“Noi crediamoche sia possibile trascorrere un Natale a basso impatto ambientale e ad altasolidarietà, basta fare attenzione alle proprie scelte e adottare uno stile divita sostenibile ed equilibrato che sappia dare i suoi frutti anche dal puntodi vista economico e sociale, oltre che da quello ambientale”.
Per Adoc sonoi consumatori il vero centro del cambiamento per uno sviluppo sostenibiledeciso e concreto.
“I consumatorinon sono l’ultimo tassello del puzzle, ma la spinta che fa girare la ruotadell’economia e della società”, continua Tascini, “se diventiamo coscienti diquesta nostra importanza allora, insieme e globalmente, possiamo invertire larotta e ridare speranza alla Terra, a noi, alle generazioni future. Iconsumatori per primi possono porre in essere azioni di contrasto aicambiamenti climatici. Dalle più semplici alle più complesse”. |