|
CONCILIAZIONE: Adoc, bene Agcom, no obbligo difesa tecnica di avvocati, leso il principio della libe |
|
|
|
|
martedì 24 novembre 2009 |
 L'Agcom ha inviato una segnalazione al Governo sui recenti disegni di legge in tema di ordinamento forense, sottolineando che non può essere condivisa la scelta di obbligare gli utenti ad avvalersi della difesa tecnica di un avvocato nelle procedure di conciliazione e nei procedimenti davanti alle Autorità.
"Bene l'intervento dell'Agcom sulla conciliazione - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - prevedere l'intervento tecnico di un avvocato priverebbe la stessa delle sue caratteristiche principali, la semplicità e l'economicità. Al contrario, con l'ausilio di un avvocato la procedura si rallenterebbe e si innalzerebbero i costi, anche per liti di modesto valore. Riteniamo che solo le Associazioni dei consumatori possano affiancare i cittadini nella risoluzione delle controversie extragiudiziali, quali garanti dei loro diritti e dei loro interessi. Oltre ad aver svuotato la class action, mai entrata in vigore, si vuole privare i cittadini di uno strumento utile per la difesa dei loro diritti, che abbatte le spese e i tempi di lunghi di giudizio, frutto di un faticoso lavoro tra imprese e Associazioni dei consumatori. Siamo preoccupati dal disegno di legge, pericolosamente liberticida. Introducendo la figura dell'avvocato come obbligatoria si lederebbe il principio della libera contrattazione tra privati, dato che si entrerebbe nel merito di un accordo bilaterale tra privati".
|
