PEC: liberalizzata la posta elettronica certificata |
giovedì 17 settembre 2009 | |
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge n. 2 del 28 decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008 ( http://www.parlamento.it/leggi/decreti/08185d.htm ). Fondamentale il comma 6 dell'articolo 16 della norma, che per ridurre i costi amministrativi a carico delle imprese così recita: «Le imprese costituite in forma societaria sono tenute a indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nella domanda di iscrizione al registro delle imprese o analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse, garantendo l'interoperabilità con analoghi sistemi internazionali». Con la modifica passata alla Camera si registra un sostanziale mutamento nell'utilizzo della posta elettronica: si potrà scegliere il sistema di posta elettronica che si desidera, sistema che avrà valore legale purché possegga una tecnologia che permetta di certificare ora e data dell'invio e delle ricezioni delle comunicazioni, integrità delle stesse e la garanzia di completa interoperabilità con analoghi sistemi internazionali. Infatti, tutti i software client per l'invio e la ricezione della posta elettronica che supportano il formato S/MIME possono gestire certificati digitali necessari a firmare sia le email che i relativi allegati rendendoli immodificabili quindi fornendo valore legale agli stessi, addirittura permettendo anche di criptarli per una maggiore sicurezza. Sarà dunque possibile scegliere tra un vasto numero di provider e soprattutto garantire la comunicazione con chiunque in tutto il mondo diversamente dalla PEC standard tutto italiano. |