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GIOCHI: Adoc, no a tetto Superenalotto, sì a tutela dei consumatori contro i giochi d’azzardo PDF Stampa E-mail
mercoledì 26 agosto 2009
carteassi.jpgNo al tetto del jackpot per il Superenalotto. Questo il pensiero dell'Adoc sul gioco che, nonostante la vincita milionaria, continua ad essere al centro dell'attenzione degli italiani. Piuttosto agire a tutela dei consumatori contro i giochi d'azzardo. "Non siamo per mettere un tetto al jackpot del Superenalotto, non è un gioco d'azzardo, la gente vuole e ha bisogno di sognare anche giocando due euro - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - al contrario riteniamo estremamente più pericolosi i giochi online. Da tempo l'Adoc ha richiesto la creazione di un fondo di assistenza psico-sanitaria per le persone "gioco-dipendenti", che informi sui rischi e aiuti le famiglie rovinate. In Italia, stimiamo che circa il 3% dei giocatori abituali del poker, circa 16mila, possono essere considerati "patologici". Rispetto al gioco tradizionale, inoltre, la versione online produce un'assuefazione più rapida e difficilmente curabile, dato che è possibile accedere al gioco 24 ore su 24, si mantiene l'anonimato e si ha una percezione distorta del denaro speso. Tanto che, secondo le nostre stime, il debito medio contratto dai giocatori patologici si attesta sui 10-12 mila euro, ma si toccano punte anche di 30-40 mila euro. A tal fine vorremmo un incontro con l'Agenzia dei Monopoli per affrontare concretamente il problema. Inoltre, chiediamo che le vincite non incassate vadano nel suddetto Fondo e non vengano, come adesso, ripartite tra i dipendenti."
 

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