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Inflazione, a novembre è all’11,8% mentre il carrello della spesa segna più 12,8% PDF Stampa E-mail
venerdì 02 dicembre 2022
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A novembre l’inflazione è stabile all’11,8%, come nel mese di ottobre. Rimane alto il carrello della spesa che segna più 12,8%. L’Istat: “il fuoco dell’inflazione potrebbe iniziare a ritirarsi”

A novembre l’inflazione è stabile all’11,8%, come nel mese precedente. Il carrello della spesa invece sale ancora su base annuale: i prezzi aumentano del 12,8%. Secondo l’Istat, se nei prossimi mesi continuasse la discesa dei prezzi all’ingrosso di gas e materie prime, «il fuoco dell’inflazione, che ha caratterizzato sin qui l’anno in corso, potrebbe iniziare a ritirarsi». È quanto scrive l’Istituto a commento delle stime preliminari dell’inflazione di novembre 2022 che registrano una sostanziale stabilità rispetto al mese precedente. Naturalmente stabilità su dati comunque alti che non si vedevano da quasi quarant’anni.

Inflazione a novembre, carrello della spesa a più 12,8%

Secondo le stime dell’Istat, a novembre l’inflazione aumenta dello 0,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua (come a ottobre). Segna invece un rialzo il carrello della spesa. L’inflazione sui soli prodotti alimentari e bevande analcoliche è al 13,6%.

«I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una modesta accelerazione su base tendenziale (da +12,6% a +12,8%); rallentano, al contrario, quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,9% a +8,8%)».

La stabilità su base annua dell’inflazione, spiega l’Istat, dipende soprattutto dall’andamento contrapposto di alcune voci. Nel dettaglio: da un lato rallentano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +79,4% a +69,9%), degli Alimentari non lavorati (da +12,9% a +11,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +6,8%); dall’altro accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +51,6% a +56,1%), dei Beni alimentari lavorati (da +13,3% a +14,4%), degli Altri beni (da +4,6% a +5,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,2% a +5,5%).

L’inflazione segna comunque del dato più alto dal 1984 anche se, nel commento dell’Istat, emerge l’ipotesi di un rallentamento della crescita dei prezzi che finora c’è stata.

«Dopo la brusca accelerazione di ottobre, a novembre 2022 l’inflazione, che rimane a livelli che non si vedevano da marzo 1984 (quando fu +11,9%), è stabile – commenta infatti l’Istat – I prezzi di alcune componenti, che ne avevano sostenuto l’ascesa, tra cui gli energetici non regolamentati e in misura minore gli alimentari non lavorati, rallentano su base annua, mentre quelli di altre componenti continuano ad accelerare, tra cui gli energetici regolamentati e in misura minore gli alimentari lavorati. Anche i prezzi del “carrello della spesa” accelerano ma di poco. Se nei prossimi mesi continuasse la discesa in corso dei prezzi all’ingrosso del gas e di altre materie prime, il fuoco dell’inflazione, che ha caratterizzato sin qui l’anno in corso, potrebbe iniziare a ritirarsi».

 

 

 

 

Fonte HelpConsumatori

 

 

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