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Ricerca di normalità per Natale, ai regali non si rinuncia (e si torna nei negozi) PDF Stampa E-mail
venerdì 17 dicembre 2021
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Secondo Confesercenti-Swg gli italiani sono alla ricerca di normalità per Natale. Ai regali non si rinuncia e la spesa media è stimata in 238 euro a persona, ma con molte differenze di budget.

Italiani alla ricerca di normalità nel Natale 2021. E la normalità, per quanto stressata e incerta possibile, passa anche attraverso il ritorno nei negozi e la scelta di fare regali. Quanto si spenderà? Le previsioni diffuse in questi giorni sono le più varie.

Oggi Confesercenti-Swg dice che la spesa media per i regali di Natale è stimata in 238 euro a persona. Gli italiani tornano a comprare nei negozi e nei centri commerciali, che riprendono quota dopo le incertezze dello scorso anno. C’è insomma, dice la sigla, “voglia di festa”.

Natale 2021 e budget di spesa

I dati vengono dal sondaggio fatto da Swg sulle intenzioni di acquisto dei consumatori in vista del Natale. Certamente il dato sul budget per i regali, una media di 6 doni a persona per una media di 238 euro procapite, nasconde molte differenze interne.

Il budget di spesa per i regali è in realtà molto frammentato. In parti quasi uguali, gli italiani si dividono fra quanti spenderanno meno di 100 euro, quanti mettono in conto una spesa compresa nel range 100-200 e quanti salgono di altri 100 euro e arrivano a 300. L’11% risponde che non intende spendere.

Nel dettaglio, spiega Confesercenti, il 17% conterrà le spese per i doni sotto i 100 euro, mentre un altro 16% tra i 100 e 200 euro. Una quota uguale si orienterà tra i 200 ed i 300, mentre a fare regali per più di 300 euro sarà solo il 20%. Ma c’è anche un 11% che non farà doni e un ulteriore 20% che non ha ancora fissato un budget.

I consumi alla ricerca di normalità

La ricerca di normalità per il Natale in arrivo significa che molti tornano a comprare nei negozi, dopo il rallentamento del 2020.

L’online, dice Confesercenti, è il canale d’acquisto più gettonato – lo sceglie il 55%, in lieve calo dal 59% del 2020 – ma il 44% esprime la volontà di tornare nei negozi di vicinato (contro il 17% dello scorso anno). Aumenta il movimento anche nei centri commerciali (38% nel 2021 dal 19% dello scorso anno) e nei mercati/mercatini di Natale (14% contro il 2% del 2020).

Top ten dei regali

Non c’è previsione di Natale senza top ten dei regali comprati o in agenda per parenti e amici. Per Confesercenti, al primo posto si piazzano i libri, scelti dal 32% dei consumatori.

Quest’anno rispetto al 2020 va bene la moda: il 31% metterà sotto l’albero un capo d’abbigliamento, il 18% un accessorio e il 7% un paio di scarpe, per un totale del 56% delle indicazioni. Lo scorso anno le stesse tre categorie erano state segnalate dal 40% degli intervistati.

In terza posizione c’è il regalo gastronomico, scelto dal 24% – una quota simile al 26% dello scorso anno. Mini-crescita invece per i vini – che passano dal 16 al 17% delle risposte degli intervistati – e per giochi/videogiochi e prodotti tecnologici, entrambi saliti al 16% dal 15% dello scorso anno.

Normalità vs preoccupazioni a Natale e non solo

La voglia di normalità per il Natale sembra emergere anche dalle preoccupazioni espresse. La pandemia è sempre al primo posto ma un po’ in calo rispetto allo scorso anno. Nel 2020 il 60% segnalava la prosecuzione della pandemia tra i problemi più preoccupanti, mentre nel 2021 la quota scende al 47%. Diminuiscono i timori per la situazione economica dell’Italia (dal 46% al 34%).

Cresce invece la preoccupazione per l’aumento dei prezzi, segnalata quest’anno dal 38%, contro il 13% dello scorso anno. E questo è comprensibile, considerato che il caro prezzi è tema di questi ultimi mesi. Gli italiani sono preoccupati in egual misura dalle prospettive per i giovani e da ambiente e inquinamento (32%).

«Il quadro che emerge dà un’iniezione di fiducia: gli italiani stanno imparando a gestire l’emergenza, ed i consumatori quest’anno affrontano il periodo delle feste di fine anno con la consapevolezza delle difficoltà ma anche con la voglia di passare un Natale normale – dice la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise – Questo non vuole dire che la crisi sia finita: rispetto al periodo pre-pandemia, si tratta ancora di un Natale sottotono, ma i segnali sono incoraggianti».

 

 

 

Fonte HelpConsumatori

 

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