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Furto di dati da Facebook, il richiamo del Garante Privacy PDF Stampa E-mail
giovedì 08 aprile 2021
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Il Garante per la Privacy chiede a Facebook di adottare misure per limitare i rischi che vengono dal furto di dati. E di rendere disponibile un servizio che permetta agli utenti di verificare se telefono o email siano stati violati

Il Garante per la Privacy chiede a Facebook di adottare misure per limitare i rischi che vengono dal furto di dati. E avverte che l’uso di dati che vengono dalle violazioni è illecito. Invita inoltre gli utenti del social network a fare attenzione a possibili anomalie sui propri cellulari.

Il caso di riferimento è il furto di dati da Facebook: la diffusione online dei dati personali di milioni di persone iscritte al social network. Della vicenda si ha notizia già dal 2019 ma nelle ultime settimane, come si legge sul Post, «i dati sono diventati disponibili da più fonti gratuitamente, cosa che ha reso più evidente l’estensione del problema e fatto aumentare i rischi». In Italia il furto di dati da Facebook sembra riguardare 35,6 milioni di account, molti con il numero del telefono cellulare.

Furto di dati da Facebook, la richiesta del Garante Privacy

Oggi è intervenuto il Garante Privacy, che chiede a Facebook di limitare i rischi.

«Con riferimento ai dati di circa 36 milioni italiani, compresi in molti casi numeri telefonici e indirizzi mail, disponibili online a seguito di una violazione dei sistemi di Facebook, il Garante per la protezione dei dati personali – informa una nota – ha chiesto al social network di rendere immediatamente disponibile un servizio che consenta a tutti gli utenti italiani di verificare se la propria numerazione telefonica o il proprio indirizzo mail siano stati interessati dalla violazione».

In questo caso, infatti, il numero di telefono potrebbe essere usato «per una serie di condotte illecite, che vanno da chiamate e messaggi indesiderati sino a serie minacce come il cosiddetto “SIM swapping”, una tecnica di attacco che consente di avere accesso al numero di telefono del legittimo proprietario e violare determinate tipologie di servizi online che usano proprio il numero di telefono come sistema di autenticazione».

L’eventuale uso di dati che vengono dal furto è vietato dalle norme sulla privacy.

A cosa devono fare attenzione gli utenti

Il Garante Privacy, prosegue la nota, «richiama inoltre tutti gli utenti interessati dalla violazione alla necessità di prestare, nelle prossime settimane, particolare attenzione a eventuali anomalie connesse alla propria utenza telefonica: come, ad esempio, l’improvvisa assenza di campo in luoghi dove normalmente il cellulare ha una buona ricezione. Un tale evento potrebbe essere il segnale che un criminale si è impossessato del nostro numero di telefono per usarlo a scopo fraudolento. In questo caso è importante contattare immediatamente il call center del proprio operatore telefonico per verificare le ragioni del problema e, in particolare, per verificare che terzi, fingendosi noi, non abbiano chiesto e ottenuto un trasferimento della nostra numerazione su un’altra SIM».

Bisogna inoltre diffidare di eventuali messaggi di testo provenienti dal numero di telefono di persone che conosciamo e con i quali vengano chiesti soldi, aiuto o dati personali, perché potrebbe trattarsi di una truffa azionata da malintenzionati che si sono impossessati del numero di telefono.

 

 

Fonte HelpConsumatori

 

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