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Gli effetti della pandemia, Bankitalia: riduzione del reddito per un terzo delle famiglie PDF Stampa E-mail
martedì 30 marzo 2021
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Contrazione dei redditi, flessione dei consumi, difficoltà nel pagare rate e bollette. Indagine Bankitalia sulle famiglie: nel 2020 riduzione del reddito per un terzo delle famiglie

Contrazione dei redditi, flessione dei consumi, difficoltà nel pagare rate, bollette e affitti. L’effetto della pandemia sulle famiglie italiane nel 2020 è quello di un generale impoverimento, contrazione dei redditi e dei consumi, presenti e anche futuri.

La Banca d’Italia ha pubblicato i “Principali risultati della terza edizione dell’Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane nel 2020“. L’indagine sulle famiglie italiane, terza edizione, è stata fatta alla fine di novembre 2020 per raccogliere informazioni sugli effetti dell’epidemia di Covid-19 sulla situazione economica e sulle aspettative delle famiglie.

Durante la seconda ondata pandemica, scrive la Banca d’Italia, le condizioni economiche attuali e prospettiche sono peggiorate rispetto all’estate ma si sono mantenute meno negative di quelle riportate nella prima ondata.

«Un terzo delle famiglie ha riferito di aver subito una riduzione del reddito nel 2020; tra queste, solo un quinto ne prefigura una ripresa nel corso del 2021. Rispetto a prima della pandemia, le famiglie hanno riportato di aver ridotto la frequenza delle spese per alcuni servizi, a causa sia delle minori disponibilità economiche sia della paura del contagio, che ha continuato a scoraggiare queste tipologie di consumi; la flessione ha interessato in misura maggiore le regioni più esposte all’emergenza sanitaria».

Pandemia e reddito delle famiglie nel 2020

Il 20 per cento dei nuclei familiari si attende nel 2021 un reddito inferiore a quello percepito nel 2020. Questa percentuale, spiega Bankitalia, raddoppia tra le famiglie che dichiarano di aver già subito una riduzione del reddito nel 2020. Soltanto un quinto ne prefigura una ripresa.

La pandemia ha colpito maggiormente le famiglie dei lavoratori autonomi e dei disoccupati: oltre la metà ha riferito una diminuzione delle entrate nel corso del 2020.

L’impatto economico della pandemia comprende la difficoltà di pagare rate e bollette.

«Quasi il 40 per cento degli affittuari e oltre il 30 per cento delle famiglie indebitate hanno dichiarato di avere difficoltà nel sostenere il pagamento dell’affitto o delle rate del debito – prosegue l’indagine –A partire dall’inizio dell’epidemia, circa il 15 per cento delle famiglie ha richiesto o ha preso in considerazione la possibilità di richiedere un prestito a una banca o a una società finanziaria, indicando come motivazione principale la necessità di disporre di liquidità e di finanziare le spese correnti».

Oltre la metà degli italiani vive in famiglie che non hanno risorse finanziarie sufficienti per mantenere uno standard minimo di vita di tre mesi senza entrate. Più di un quinto delle persone si trova in questa condizione e in più vive un calo di reddito familiare.

Le conseguenze dell’emergenza sanitaria si fanno sentire anche sui consumi.

«La spesa effettuata in novembre per abbigliamento, alberghi, bar e ristoranti è inferiore al periodo precedente la pandemia per circa l’80 per cento delle famiglie; quella in servizi di cura della persona per circa due terzi di esse. La flessione dell’insieme di queste voci di consumo ha interessato in misura maggiore le regioni che al momento della rilevazione erano in zona rossa e arancione».

 

Poco meno di un terzo delle famiglie italiane pensa di ridurre i consumi per alimentari, abbigliamento e calzature e beni e servizi per la casa nei primi mesi del 2021. Fra questi, la metà indica una riduzione di spesa inferiore al 20 per cento, poco meno di un terzo pensa a una flessione superiore al 30 per cento.

 

 

Fonte HelpConsumatori

 

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