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La Commissione europea propone il certificato verde digitale per muoversi in Europa PDF Stampa E-mail
martedì 23 marzo 2021
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La Commissione europea ha proposto il certificato verde digitale per viaggiare in Europa durante la pandemia. Si tratta di un pass Covid che dovrà essere accessibile e sicuro e permetterà ai cittadini di viaggiare se sono stati vaccinati, sono guariti o sono negativi al test

La Commissione europea propone il Digital Green Certificate per facilitare la libertà di movimento nella Ue durante la pandemia. Un certificato verde digitale che sarà «accessibile e sicuro» per tutti i cittadini europei, non discriminatorio, e conterrà solo le informazioni essenziali.

Si tratta insomma di un pass Covid che permetterà ai cittadini europei di tornare a viaggiare per l’estate fornendo la prova di essere stati vaccinati, o di essere negativi al test anticoronavirus, o di essere guariti dalla Covid.

Il sistema del certificato verde digitale, spiega Bruxelles, è una misura temporanea. Sarà sospeso una volta che l’Organizzazione mondiale della sanità avrà dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria internazionale COVID-19.

Il certificato verde digitale

Il certificato verde digitale ha l’obiettivo di agevolare e rendere sicura la libera circolazione all’interno dell’UE durante la pandemia di COVID-19.

«Il certificato verde digitale – spiega la Commissione –  sarà una prova del fatto che una persona è stata vaccinata contro la COVID-19, è risultata negativa al test o è guarita dalla COVID-19. Il certificato sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo, e comporterà un codice QR che ne garantirà la sicurezza e l’autenticità. La Commissione predisporrà un gateway per garantire che tutti i certificati possano essere verificati in tutta l’UE e aiuterà gli Stati membri nell’attuazione tecnica dei certificati».

Spetterà sempre agli Stati membri decidere da quali restrizioni sanitarie possano essere esentati i viaggiatori. Gli Stati dovranno però applicare tali esenzioni allo stesso modo ai viaggiatori titolari di un certificato verde digitale.

«Con il certificato verde digitale, stiamo adottando un approccio europeo per garantire che quest’estate i cittadini dell’UE e i loro familiari possano viaggiare in sicurezza e con restrizioni minime – ha detto Didier Reynders, Commissario per la Giustizia –  Il certificato verde digitale non sarà una conditio sine qua non per la libera circolazione e non sarà in alcun modo discriminatorio. Un approccio comune a livello dell’UE non solo ci aiuterà a ripristinare gradualmente la libera circolazione nell’Unione e ad evitare frammentarietà, ma sarà anche un’opportunità per influenzare le norme mondiali e per fungere da esempio sulla base dei nostri valori europei come la protezione dei dati».

Certificato verde digitale, le caratteristiche

Il certificato verde digitale dovrà essere accessibile e sicuro. Ne faranno parte, spiega ancora la Commissione, tre tipi di certificati: i certificati di vaccinazione, i certificati dei test (test NAAT/RT-PCR o test antigenico rapido), e i certificati per le persone guarite dalla COVID-19.

I certificati saranno rilasciati in forma digitale o su carta. Entrambi comporteranno un codice QR con le informazioni fondamentali necessarie come pure una firma digitale che ne garantisca l’autenticità. I certificati saranno disponibili gratuitamente e redatti nelle lingue dello Stato di rilascio e in inglese.

La Commissione predisporrà un gateway e aiuterà gli Stati membri a sviluppare un software che le autorità potranno usare per verificare tutte le firme dei certificati in tutta l’UE. Nessun dato personale dei titolari dei certificati passa attraverso il gateway né è conservato dallo Stato membro che effettua la verifica.

I diritti dei passeggeri

Ci saranno gli stessi diritti per i passeggeri che hanno il certificato verde digitale. Gli Stati che accettano la vaccinazione per esentare da restrizioni sanitarie come test o quarantena sarebbero tenuti ad accettare, alle stesse condizioni, i certificati di vaccinazione rilasciati nel quadro del sistema del certificato verde digitale.

Quest’obbligo sarebbe limitato ai vaccini che hanno ricevuto un’autorizzazione all’immissione in commercio su scala dell’UE. Gli Stati possono  decidere di accettare anche altri vaccini.

Informazioni essenziali

Nel certificato verde digitale dovranno stare solo le informazioni essenziali e i dati personali sicuri. Quindi, spiega Bruxelles, i certificati conterranno informazioni limitate come nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni rilevanti riguardanti il vaccino, i test o la guarigione, e un identificativo univoco del certificato. I dati possono essere controllati solo per confermare e verificare l’autenticità e la validità dei certificati.

Il certificato verde digitale così articolato sarà valido in tutti gli Stati membri dell’Unione e aperto all’Islanda, al Liechtenstein, alla Norvegia come pure alla Svizzera.Secondo la Commissione, deve essere rilasciato ai cittadini Ue e ai familiari indipendentemente dalla nazionalità, ai cittadini non Ue che risiedono nell’Unione e ai visitatori che hanno il diritto di recarsi negli Stati membri.

Per essere pronta per l’estate, la proposta deve essere adottata rapidamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

 

 

 

Fonte HelpConsumatori

 

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