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Smishing, difendersi da SMS ed email sospette con i consigli di Poste Italiane PDF Stampa E-mail
lunedì 28 ottobre 2019

 Poste Italiane ha ricevuto numerose segnalazioni relative ad una delle truffe on-line più diffuse: lo Smishing. Che cos’è e come difendersi

 

In occasione delle nuove disposizioniintrodotte dalla normativa psd2 che – tra le altre novità – hanno eliminato iltoken per autorizzare le operazioni online, è opportuno richiamare l’attenzionedei consumatori su alcune basilari norme di sicurezza quando si effettuanooperazioni online.

 

 

 

Recentemente, Poste Italiane haricevuto numerose segnalazioni relative ad una delle truffe on-line piùdiffuse: lo Smishing .

 

 

 

Cos’è lo smishing

 

 

 

Si tratta di un caso particolare diphishing. In questo caso, il link malevolo viene inviato attraverso messaggisms che sembrano provenire da mittenti ufficiali (come PosteInfo): nel testodel messaggio vengono chiesti dati riservati del cliente quali il nome utente,la password di accesso all’Internet Banking, gli estremi della carta o i codiciOTP (One Time Password) ricevuti via sms.

 

Come proteggersi dalle truffe

 

 

 

E’ bene sottolineare invece che l’OTP èun codice che arriva tramite sms solo ed esclusivamente nel caso in cui ilcliente stia finalizzando un’operazione dispositiva sul proprio conto. Se ilcliente non sta effettuando operazioni dispositive, l’sms è sicuramentefraudolento. In caso di ricezione di email o sms è bene tener presente questesemplici precauzioni:

 

 

 

    Non cliccare sui link contenuti nelle email, anche se apparentementeprovenienti da indirizzi che potrebbero ricordare quello di Poste Italiane; seper errore dovesse accadere, NON autenticarsi su quest’ultimo, chiudere subitoil web browser cestinando immediatamente l’e mail di phishing;

 

   Non seguire le richieste contenute in sms che apparentemente provengonoda PosteInfo che richiedano numero PAN o identificativo della carta, data discadenza e cvv o codice di verifica carta o il codice dispositivodell’Home-Banking generato dal Personal Card Reader (PCR);

 

   Non fornire a terzi alcuna credenziale e/o dati personali;

 

   Non dare per telefono alcuna informazione, quando non si può esserecerti dell’identità dell’interlocutore: molti truffatori si fingono operatoridi Poste Italiane. Fare attenzione al numero chiamante: potrebbe sembrare ilvero numero di Poste Italiane. Spesso, infatti, i frodatori riescono a mascherarloe a nascondere il proprio.

 

 

 

Poste Italiane, infatti, non richiedemai ai clienti i dati riservati delle carte di pagamento e non manda e-mail /sms con messaggi allarmanti su blocco di conti o carte, su pagamenti insoluti osu addebiti inaspettati.

 

 

 

Fonte: HelpConsumatori

 

 

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