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Salvare Alitalia con gli oneri di sistema. Associazioni: non possono pagare gli utenti PDF Stampa E-mail
lunedì 03 giugno 2019

alitalia.jpgSalvare Alitalia potrebbe comportare unaumento delle bollette di luce e gas. Gli articoli 37 e 50 del Decreto Crescitaprevedono infatti, la possibilità di utilizzare 650 milioni di euro presentisui conti della CSEA per la copertura finanziaria della misura in favore dellacontinuità del servizio della compagnia aerea Alitalia.

Nel pomeriggiodi ieri, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha raccomandato al Governodi evitare il ricorso a misure che dispongano il trasferimento diretto alBilancio dello Stato di risorse provenienti dalla tariffa elettrica e gas, alfine di scongiurare ripercussioni negative su famiglie e imprese.


 


Immediatamente,il Codacons si è associato alla segnalazione di ARERA, affermando che il fondoCSEA, che viene finanziato dalle famiglie attraverso le fatture di luce e gasper mitigare le variazioni periodiche delle tariffe energetiche, ed evitarerincari troppo pesanti a danno di utenti e imprese, non può e non deve essereusato dal Governo per fini diversi da quelli previsti.


 


“Nonpermetteremo che per salvare Alitalia, già costata agli italiani la bellezza di8,6 miliardi di euro solo negli ultimi dieci anni, Lega e M5S mettano le maniin tasca ai cittadini, e siamo pronti ad avviare una battaglia legale perbloccare tale abnorme misura”, commenta Carlo Rienzi, presidentedell’associazione.


 


“Da anniassistiamo all’uso delle somme pagate dai consumatori italiani nelle bolletteper scopi totalmente estranei alla natura della loro riscossione”, dichiaraCarlo De Masi, presidente di Adiconsum nazionale. “Da tempo, stiamo chiedendoal Governo, e alla stessa Autorità per l’energia, la revisione della strutturatariffaria per diminuirne i costi”, dichiara Pierpaola Pietrantozzi, segretarionazionale Adiconsum. “A tale scopo è fondamentale sfrondarla di quellecomponenti che poco o nulla hanno a che fare con i reali consumi energetici deicittadini-consumatori, a cominciare dagli oneri generali di sistema,trasferendone una parte sulla fiscalità generale”.


 


Per MarcoVignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori,tentare il salvataggio di Alitalia usando soldi pubblici non solo è inutile maanche “vergognoso” perché il conto di questa operazione, invece di gravaresulla fiscalità generale, sarebbe caricato sul sistema elettrico, “con ilrischio di aumenti delle bollette di luce e gas, che sono già tra le più cared’Europa”. “Insomma, gli oneri, come abbiamo sempre chiesto, dovrebbero semmaiscendere, non certo aumentare”.


 


“Basta metterele mani nelle tasche dei cittadini“. È l’altolà che arriva dall’AssociazioneCodici, che boccia la parte deldecreto Crescita che prevede il ricorso allesomme della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali per sostenere Alitalia.“Per far volare Alitalia”, dichiara il Segretario Nazionale di Codici IvanoGiacomelli, “si vogliono aumentare gli oneri di sistema sulle bollette di lucee gas. Parliamo di costi indiretti che non dipendono dai consumi degliitaliani. Quella che si profila è l’ennesima ingiustizia nei confronti deiconsumatori, c’è il rischio che per aiutare Alitalia si aumentino le tariffe diluce e gas. Non possiamo accettarlo, siamo pronti a dare battaglia per fermarequesto decreto”.


 


Nel dibattitointerviene anche Assoutenti dichiarandosi pronta “a lanciare l’autoriduzionedelle bollette se non verrà modificato il decreto crescita, così come richiestoin questi giorni anche da ARERA”. I consumatori attendono fiduciosi la rispostadel MEF e colgono l’occasione per tornare su una questione che ritengono crucialeper la tutela dei cittadini: “Basta pagare oneri di sistema inutili inbolletta” ribadisce il Presidente Furio Truzzi. “L’allarme di ARERA sul dlcrescita è giusto, ma l’Authority dovrebbe affrontare anche la questione diquesti oneri, che pesano un terzo della bolletta e che vanno necessariamenteridotti. In bolletta devono essere addebitati solo i costi dei consumieffettuati, il posto degli oneri di sistema è la fiscalità generale”.


 


EConfoconsumatori incalza sostenendo che gli oneri non si toccano se non alribasso. “Sono ormai maturi i tempi per rimettere ordine nei costi nellabolletta energetica”, commenta l’avvocato Franco Conte, responsabile Energia& Utenze di Confconsumatori, “i consumatori hanno bisogno di maggiorechiarezza. È da tempo che sosteniamo come associazioni dei consumatoril’eccessivo carico della fattura dell’Energia per le famiglie italiane, cheormai non riescono far fronte regolarmente e in tranquillità agli addebiti. Èchiaro a tutti che quanto paghiamo in bolletta non è solo l’energia checonsumiamo ma ben altro”.

 

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