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Senato, via libera alla class action PDF Stampa E-mail
giovedì 04 aprile 2019

class0504.pngVialibera del Senato al disegno di legge sulla class action. L’Aula di PalazzoMadama ha infatti approvato definitivamente il ddl n. 844, in materia di azionedi classe. I voti a favore sono stati 206, un contrario, mentre 44 senatori sisono astenuti.

 Ilprovvedimento, si legge sull’Ansa, sposta la disciplina della class action dalcodice del consumo all’interno del codice di procedura civile. La nuovadisciplina, sottratta al Codice del Consumo, elimina ogni riferimento aconsumatori e utenti.


 


Dunque l’azione sarà esperibile datutti coloro che hanno pretese risarcitorie in relazione alla lesione di“diritti individuali omogenei”, ma non a interessi collettivi. Destinataridella class action sono imprese ed enti gestori di servizi pubblici o di pubblicautilità, relativamente ad atti e comportamenti posti in essere nellosvolgimento delle attività.


 


Il ddl trasferisce la disciplinadell’azione di classe dal codice di consumo al codice di procedura civile alfine di potenziarne la portata e l’ambito di applicazione soggettivo eoggettivo, informa la nota del Senato. “La prima novità riguarda l’estensionegeneralizzata della legittimazione ad agire a tutti i soggetti che avanzinopretese risarcitorie rispetto a condotte lesive. La seconda novità riguarda l’ampliamentodegli strumenti di tutela con l’introduzione dell’azione inibitoria collettiva.Il testo, inoltre, prevede nuove modalità di adesione all’azione e introduce ladisciplina degli accordi transattivi tra le parti”, spiega il Senato.


 


I relatori del ddl hanno evidenziatoche l’introduzione dell’azione collettiva nel Codice del Consumo, nel 2005, nonha funzionato perché la procedura si è rivelata “farraginosa, lenta, costosa,poco efficace”. Di qui la decisione di trasporre l’istituto nel codice diprocedura civile, di eliminare il riferimento ai consumatori e di estendere latitolarità dell’azione e l’ambito applicativo. Il vaglio di ammissibilità delgiudice bloccherà le azioni pretestuose e infondate e il procedimento, regolatodal rito sommario di cognizione, offrirà maggiori garanzie anche ai destinataridell’azione collettiva.


 


Il via libera definitivo dall’Aula delSenato al ddl sulla class action è accolto con favore dall’Unione NazionaleConsumatori. “Bene, è sicuramente un passo avanti, un miglioramento dal puntodi vista sociale perché tutela i più deboli! – commenta il presidente dell’UNCMassimiliano Dona – Era utile che la riforma entrasse in vigore al più presto,al di là di cavillare sui miglioramenti possibili, per riequilibrare l’evidenteasimmetria tra il consumatore, frodato per piccoli importi e le grandi aziendeche, sicure di restare impunite, facevano di questa immunità una strategia peraccumulare vantaggi commettendo soprusi seriali a danno dell’utente. Bastipensare alle compagnie telefoniche e alla vicenda della fatturazione a 28giorni. Ora si restituisce potere di reazione al soggetto più debole delrapporto contrattuale”.


 


Di “giorno speciale” per i consumatoriparla Codici. “Plaudiamo a questa votazione – commenta il segretario nazionaleIvano Giacomelli – con questa legge vengono introdotte nuove misure importantia tutela dei consumatori”. L’azione sarà sempre esperibile da tutti coloro cheavanzino pretese risarcitorie in relazione a lesione di “diritti individuali omogenei”:in sostanza, spiega l’associazione, chi ha subito uno stesso danno potrà farfronte comune avviando una causa unica. Tra le novità c’è anche la possibilitàdi aderire alla class action non solo nella fase successiva all’ordinanza, maanche in quella che segue la sentenza, entro determinati termini. C’è poi ilpassaggio di competenza alla sezione dei tribunali specializzata in materiad’impresa. “Avevamo auspicato tempi brevi per il via libera alla legge,preoccupati dopo che la proposta si era arenata nel 2015 – conclude Giacomelli– siamo contenti del voto di oggi in Senato, perché si apre una nuova paginaper i consumatori e per le associazioni che li tutelano”.


 


Dal Movimento Consumatori, ilsegretario generale, Alessandro Mostaccio afferma: “Auspichiamo che il Governovoglia attuare al più presto la riforma della class action, ed aprire unconfronto con le associazioni rappresentative per individuare alcuniindispensabili correttivi necessari per assicurare l’efficacia delle azioniinibitorie, accogliendo ora la nostra disponibilità di collaborazione purtropponon considerata in fase di approvazione della proposta di legge”.


 


Nelle notizie successive, è possibiletrovare una serie di materiali utili a ricostruire la posizione di alcunimomenti del dibattito che ha portato all’approvazione della legge. Inparticolare riportiamo l’intervento della Senatrice Teresa Bellanova,Capogruppo Pd, Commissione Attività Produttive; il parere espresso presso ilComitato Economico e Sociale Europeo da Antonio Longo e Jarosław Mulewicz perl’introduzione di una class action europea nell’ambito del pacchetto “New dealfor Consumers”; il parere, espresso dal Consiglio Nazionale Consumatori Utenti,sottoposto all’attenzione del Ministero dello Sviluppo economico riguardo allaproposta di legge.

 

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