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Love online. CEC: chat di ricerca partner, quando l’amore è a caro prezzo PDF Stampa E-mail
giovedì 14 febbraio 2019

loveonline.jpgLa promessa d’amore viaggia online.Nasce spensierata. Finisce con un abbonamento che si rinnova in automatico echiede di pagare anche più di 250 euro.

Alla vigiliadi San Valentino il Centro Europeo Consumatori (Cec) di Bolzano esamina leagenzie matrimoniali 2.0 e le chat di ricerca partner: sono siti al passo coitempi, sembrano convenienti, chiedono un impegno minimo, assicuranol’anonimato, ma è facile incappare in pratiche costose. Come quelle cheprevedono il rinnovo automatico di un abbonamento.


 


Delle migliaiadi richieste di informazioni che annualmente pervengono al Centro EuropeoConsumatori (CEC) Italia, ufficio di Bolzano, un centinaio circa riguarda ilsettore delle agenzie matrimoniali e di ricerca partner. Sono quasi sempreservizi online. “Nel corso della consulenza solitamente emerge che gli utentimesi prima si erano registrati su un sito internet per usufruire almenoinizialmente di una chat di incontro gratuita”, racconta Julia Rufinatscha,consulente legale del CEC. Chi però vuole di più, deve acquistare unabbonamento a pagamento. “Spesso a questi abbonamenti ci si giunge dopo averapprofittato di offerte speciali”, prosegue l’esperta.


 


La maggiorparte dei contratti conclusi con i siti internet di ricerca partner sirinnovano automaticamente. Secondo il diritto italiano il consumatore non deveessere esplicitamente informato – prima del rinnovo – a proposito di questoautomatismo. Diverso ad esempio in Austria, dove l’obbligo informativo esiste.E dunque per gli utenti italiani, spiega l’associazione, ciò significa che incaso di mancata disdetta prima della fine del primo anno, l’abbonamento sirinnova per un ulteriore anno, anche se i servizi non vengono usufruiti. “Iconsumatori non si rendono però conto di questo rinnovo automatico e quindiricevono richieste di pagamento che ammontano anche a 250 e più euro”, dice ilCEC.


 


Diverseassociazioni consumatori in Europa hanno segnalato la poca trasparenza dialcuni contratti e il rischio di pratiche scorrette. Ma, dice il Cec, “anche inquesto settore vale il principio che chi si occupa di tutela del consumatoreconosce bene: avere ragione ed ottenere ragione sono due cose completamentediverse, soprattutto quando si fanno valere i propri diritti in viastragiudiziale”.


 


È quindiimportante cercare di evitare del tutto di incappare in qualche trappola. Come?Ricordando che “la vera ricerca partner è possibile solo con un abbonamento apagamento” e che di solito gli abbonamenti premium si rinnovano in automatico(meglio annotarsi il termine per disdire in tempo). Bisogna accertarsi inoltrese dopo il rinnovo il prezzo resta lo stesso, perché spesso l’offerta inizialeraddoppia col rinnovo automatico. Le disdette devono avvenire per iscritto.

 

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