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Natale2018, Coldiretti: 3,6 mln alberi veri nelle case. Come sceglierli e riciclarli PDF Stampa E-mail
venerdì 21 dicembre 2018

natale1912.jpgL’alberodi Natale è irrinunciabile per l’81% delle famiglie italiane e, nonostantesette italiani su dieci preferiscano quello sintetico, quest’anno nelle case di3,6 milioni di famiglie troveranno posto abeti naturali, per una spesa media di33 euro.

In molti preferiranno poi acquistaredegli abeti di varietà particolari ma anche più costose rispetto al piùtradizionale abete rosso. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’presentata in occasione dell’iniziativa di solidarietà realizzata insieme aFederforeste per la vendita degli alberi di Natale ottenuti dai boschidistrutti dall’ondata di maltempo del 29 ottobre.


 


L’albero vero tende a rimpicciolirsinon solo per questioni economiche ma anche per la facilità di trasporto e delminor numero di metri quadrati disponibili per abitazione. Il risultato è chenegli ultimi quindici anni la dimensione l’albero di Natale si è accorciato inmedia di quasi mezzo metro ed oggi la maggioranza degli abeti acquistati dagliitaliani hanno una altezza inferiore al metro e mezzo ma in molti casi nonsuperano neanche il metro.


 


I prezzi variano in funzionedell’altezza ma non solo: complessivamente, infatti, precisa la Coldiretti, gliabeti più piccoli che non superano il metro e mezzo saranno venduti anchequest’anno a prezzi variabili tra i 10 e i 60 euro a seconda della misura,della presenza delle radici ed eventualmente del vaso, mentre per le piante ditaglia oltre i due metri il prezzo sale anche a 200 euro per varietàparticolari.


 


L’albero naturale italiano concilia ilrispetto della tradizione con quello dell’ambiente: In Italia gli alberinaturali – informa la Coldiretti – sono coltivati soprattutto nelle zonemontane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono econtribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed acombattere l’erosione e gli incendi. Grazie agli alberi di Natale è quindipossibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terrenolavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima direspingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dairovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d’incendi.


 


Ecco quindi un piccolo vademecum messoa punto da Coldiretti per scegliere nel modo giusto l’albero di Natale.


 


Prima di comprare l’albero


 


   Meglio preventivare l’acquisto con qualche giorno di anticipo per daremodo all’albero di adattarsi al nuovo ambiente e distendere bene i rami,imprigionati dalla rete per il trasporto.


   Misurare accuratamente l’altezza del soffitto di casa, per non trovarsicon un albero troppo alto perché all’aperto gli alberi sembrano molto piùpiccoli che all’interno.


 


Al vivaio


 


   Non andare alla ricerca di un albero perfetto perché ogni esemplaretende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte cresciuta verso nord epoi ricordarsi che si tratta di un albero vivo la cui naturale asimmetria èsicuramente compensata dall’autenticità dello stesso.


   Tutte le conifere – sottolinea la Coldiretti – tendono a perdere gliaghi nella parte interna dei rami ma ciò non significa che l’albero sia vecchioe in ogni caso, per evitare di sporcare macchine e case, chiedere al vivaistadi scuotere l’albero per far cadere gli aghi secchi.


 


Una volta a casa


 


   Sistemare l’albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti dicaloreì e al riparo da correnti d’aria.


   Evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami.


   Non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l’albero è vivo erespira.


   Mantenere la terra umida ma non eccessivamente bagnata, anche conl’utilizzo di un nebulizzatore, che potrebbe essere applicato anche ai rami inassenza di fili elettrici.


 


Terminato il periodo natalizio


 


   Se l’albero acquistato ha le radici può essere posizionato all’esternosul balcone o piantato in giardino, ricordando che è una pianta che puòcrescere anche fino a 15- 20 metri.


   Donarlo ai centri di raccolta indicati daI vivaisti, dai Comuni, dalCorpo forestale dello Stato o da alcuni mercati di Campagna Amica (la lista suwww.camapgnamica.it)

 

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