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Rete Consumatori Italia: “Ridotti i fondi Antitrust, Governo poco attento a tutela Consumatori” PDF Stampa E-mail
martedì 19 dicembre 2017
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I consumatori italiani sono poco protetti. 

E le associazioni dei consumatori stanno scontando disattenzione da parte del Governo e una riduzione di quei fondi Antitrust, derivanti da una quota della sanzioni comminate alle aziende per pratiche commerciali scorrette, che invece dovrebbero alimentarne e sostenerne l’attività. La denuncia è di Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Casa del Consumatore e Codici) che “condanna le scelte adottate di riduzione dei fondi Antitrust per sostenere i consumatori e l’assenza di una politica più decisa a loro tutela”.

“Le politiche di governo adottate in questa legislatura a protezione e tutela dei consumatori sono state scarse e poco incisive”, denuncia Rete Consumatori, che segnala fra i principali problemi la ridotta protezione dalle frodi bancarie, la mancata riforma della class action e l’assenza di politiche di sostegno a favore delle famiglie indebitate e più povere. Dice la sigla: “Anche sul versante dei fondi antitrust, che la legge 388 del 2000 aveva individuato quale strumento per sostenere le iniziative a favore dei consumatori, dobbiamo registrare un deciso peggioramento nel ritardo e nella mancata assegnazione di quelle risorse. Mentre le associazioni dei consumatori hanno richiesto al Presidente del Consiglio un incontro il 23 novembre e tutt’ora lo attendono, il Ministro Calenda ha trasmesso solo pochi giorni fa la richiesta di una modesta cifra (10 milioni di euro) a fronte dei 147 milioni sanzionati dall’Antitrust nel 2016. Somma che corre il grave rischio di non essere assegnata per i numerosi adempimenti da espletare tra i quali il parere delle competenti commissioni parlamentari”.

In questo modo, denuncia Rete Consumatori, si finisce per depotenziare le iniziative in favore dei consumatori e per eliminare le stesse associazioni dal panorama degli interlocutori di aziende e istituzioni. La sigla riporta poi l’interrogazione parlamentare al Ministro dello Sviluppo economico presentata da Daniele Capezzone (Camera dei Deputati, Gruppo Misto-Direzione Italia) che chiede al Ministro “se intenda fornire elementi circa l’attuale stato di utilizzo delle risorse destinate alle associazioni di consumatori e definire la tempistica entro la quale tali finanziamenti verranno erogati, al fine di consentire una piena operatività delle stesse e una costante azione di tutela dei consumatori medesimi”.

Ogni anno, ricorda Rete Consumatori, “una quota (sempre più ridotta) delle entrate dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato derivanti dalle sanzioni comminate alle aziende per pratiche commerciali scorrette, molte delle quali emesse proprio a seguito degli esposti e delle segnalazioni delle associazioni dei consumatori, andrebbe destinata dal Ministero dello sviluppo economico per finanziare, tra le altre iniziative, progetti a bando cui partecipano le associazioni stesse”. Dunque “è allarmante che in questa legislatura non si sia potenziata la parte normativa dedicata al consumatore e alle sue associazioni, lasciandoli fronteggiare con le sole armi, a volte spuntate, delle Authorities di settore, le anomalie e scorrettezze perpetrate da banche e imprese – conclude la sigla – Rete Consumatori Italia condanna le scelte adottate di riduzione dei fondi Antitrust per sostenere i consumatori e l’assenza di una politica più decisa a loro tutela.  RCI metterà a disposizione di tutte le forze politiche un memorandum di impegni da assumere a tutela dei cittadini italiani consumatori e utenti”.

 

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