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Passione smartphone, Osservatorio Findomestic: mille usi in un solo oggetto PDF Stampa E-mail
lunedì 05 giugno 2017
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Crisi o non crisi, lo smartphone resta in vetta ai prodotti più acquistati dagli italiani tanto che il 94% ne possiede almeno uno. 

Per i più giovani la percentuale di quanti non possono uscire di casa senza telefonino arriva al totale del campione. Lo rileva l’Osservatorio mensile Findomestic che analizza le abitudini e le tendenze d’acquisto degli italiani. Dalla ricerca, risulta che acquistando uno smartphone, più di 8 italiani su 10 scelgono il pagamento dell’intero importo subito, sebbene questo implichi il dover rinunciare a qualcosa (44%): svago (1/3), capi di abbigliamento (1/4), seguono pasti fuori casa e viaggi. La spesa media per lo smartphone si attesta infatti intorno ai €321 mentre i 18–34enni arrivano a spendere €385. Sono gli over 55 che ricorrono più degli altri all’acquisto a rate del telefono, sia in combinazione con un piano tariffario (16%), sia senza (12%) seppur spendano di media meno dei giovani (€279).

La ricerca dell’ultimo modello di telefono uscito sul mercato è una prerogativa dei consumatori più giovani che  cambiano il proprio smartphone più frequentemente rispetto al totale campione: il 35% ne acquista uno nuovo entro i due anni (contro il 15% del totale intervistati). In generale, il 54% degli intervistati aspetta che il proprio smartphone si rompa prima di acquistarne uno nuovo, mentre un altro 27% lo cambia dopo almeno due anni dall’acquisto.

Sono sempre più numerosi i beni di uso quotidiano che fino a qualche anno fa erano un must e che ora sono stati sostituiti da smartphone sempre più multifunzione. Quasi 2 intervistati su 3 (65%) hanno ad esempio dichiarato di non usare più la tradizionale sveglia per alzarsi presto la mattina ma la suoneria del loro cellulare. La qualità sempre maggiore delle fotocamere dei nuovi cellulari ha inoltre permesso di sostituire le macchine fotografiche (61%) e le videocamere (31%). Anche la calcolatrice (58%), il navigatore (52%), l’orologio (45%) e la torcia (34%) non sono più indispensabili quando si ha a portata di mano uno smartphone.

Il 63% di coloro che possiede almeno uno smartphone fa uso di un PIN personale per tutelare la propria privacy, il 49% verifica sempre se c’è una rete wi-fi disponibile quando si reca in un posto nuovo e per il 63% lo smartphone è un bene irrinunciabile di cui non può più fare a meno. La quota arriva al 74% tra i giovani dai 18 ai 34 anni, i quali non perdono occasione per controllare lo smartphone anche quando sono fuori con amici o familiari per chattare, usare i social network o le app (51% contro il 40% del totale campione). Per i giovanissimi (18-24enni), inoltre, avere l’ultimo modello disponibile sul mercato è un modo per sentirsi ben visti dagli altri (30% contro il 18% del totale campione).

Rimane pressoché stabile, rispetto allo scorso anno, l’età giusta per comprare il primo cellulare al proprio figlio: per il 70% degli intervistati è quella compresa tra gli 11 e i 14 anni, ovvero il periodo tra l’inizio delle scuole medie e quello delle superiori. Il 20% del campione crede sia giusto comprarlo dopo i 15 anni, mentre solo il 7% pensa sia opportuno regalare il primo cellulare entro il 10° compleanno.

Quando si tratta di acquistare il primo telefono la sicurezza è la motivazione prevalente: il 60% dei genitori compra infatti il telefono per permettere ai figli di chiamarli in caso di necessità o di pericolo. Seguono, più distanziati, la volontà di non farli sentire esclusi dai propri amici (perché tutti hanno il cellulare), pari al 44%, e il desiderio di controllo: il 42% crede infatti che così sia possibile controllarli meglio, eppure solo un genitore su due (47%) ha un figlio che risponde sempre alle sue telefonate.

 

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