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Italia-programmi, CEC: ora i solleciti arrivano … dalla tomba PDF Stampa E-mail
giovedì 19 luglio 2012

italianet1503.pngItalia Programmi sta diventando come l’Araba Fenice: risorge continuamente dalle sue ceneri. Con la differenza che il raggiro portato avanti da tempo non è mai scomparso del tutto.

Il sito ha cambiato dominio e continua a inviare solleciti di pagamento a consumatori ignari di essere incappati nella truffa online che, con l’inganno del download gratuito di programmi diffusissimi in rete, fa scattare un abbonamento biennale di 96 euro l’anno. L’ultima segnalazione è del Centro Europeo Consumatori (CEC) di Bolzano: ora a inviare i solleciti di pagamento è un avvocato ultracentenario, direttamente dalla tomba.

Non è bastata la maxi sanzione da un milione e mezzo di euro decisa dall’Antitrust per fermare il raggiro. Naturalmente quella segnalata dal CEC è solo una delle molte forme con cui i titolari di italia-programmi stanno cercando di cambiare sembianze, come un camaleonte, per continuare a chiedere solleciti di pagamento. Secondo la denuncia fatta oggi dal CEC, Estesa Ltd., titolare del sito di italia-programmi, ha elaborato un nuovo sollecito per terrorizzare i consumatori: questa volta ha incaricato un avvocato ultracentenario il quale “invia” via email solleciti di pagamento ai consumatori. “Direttamente dal cimitero, dove riposa da 20 anni”, sferza l’associazione.

A partire dalle segnalazioni arrivate nell’ufficio di Bolzano – numerose richieste di aiuto di consumatori che ricevevano solleciti di pagamento da Estesa Ltd. e da quello che appariva come un rinomato studio legale di Roma – il CEC ha scoperto che “l’avvocato incaricato da italia-programmi è un avvocato ultracentenario, anno di nascita 1906, e deceduto da ormai 20 anni. L’intervento del legale defunto – spiega l’associazione – consiste nel recuperare la seconda rata del contratto di abbonamento che il consumatore avrebbe a suo tempo concluso. In questo sollecito di pagamento, spedito via email – a quanto pare direttamente dalla bara – l’avvocato non solo invita i consumatori a pagare la seconda rata, ma anche a saldare le spese e l’onorario che lo stesso avrebbe maturato, per il proprio intervento professionale”.

Italia-programmi insomma rinnova la sua strategia per cercare di battere ancora cassa. Ha già cambiato dominio – spostandolo da .net a .org – ha trasferito la sede legale dalle Seychelles a Cipro e ha perfino modificato il conto corrente nel quale si chiede di versare l’importo richiesto. “Italia-programmi.org è nuovamente attiva – denuncia il CEC – e spedisce solleciti di pagamento direttamente a quei consumatori, che in passato avevano pagato. Ma queste richieste di pagamento, non si riferiscono, come si potrebbe logicamente desumere, alla seconda rata dell’abbonamento concluso con italia-programmi.net – di questo si occupa il legale defunto. Al contrario, i solleciti si riferiscono ad un nuovo presunto abbonamento biennale che il consumatore avrebbe concluso per usufruire dei servizi di italia-programmi.org”.

Cosa fare? Non pagare, ribadisce il CEC, anche perché “se anche l’importo richiesto viene saldato, i solleciti di pagamento continuano ad essere recapitati, nella speranza che tale ‘strategia del terrore’ possa portare a nuovi profittevoli frutti”. Chi volesse saperne di più può contattare l’associazione di Bolzano dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16 al numero 0471/980939 oppure inviare una e-mail a Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo .

 

 

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