Taxi in sciopero il 23 gennaio. Adoc: liberalizzazioni necessarie |
venerdì 13 gennaio 2012 | |
Lo sciopero nazionale è stato indetto dai sindacati dei tassisti, riuniti a Bologna, a fronte della mancata convocazione del Governo, nei prossimi giorni, per contrastare i provvedimenti annunciati in tema di liberalizzazione del settore. I sindacati hanno anche deciso per lunedì 16 gennaio a Roma, un’assemblea nazionale dei taxisti fuori turno, durante la quale “una delegazione consegnerà all’Antitrust un documento dove saranno evidenziati gli errori e le negatività contenute nella recente segnalazione”. Inoltre, “in caso di decisione unilaterale da parte del Governo – si legge ancora nella nota diffusa dai sindacati – la categoria si riserva di assumere tutte le iniziative ritenute più opportune”.
La notizia ha fatto scattare la reazione dell’Adoc che non condivide i motivi alla base dello sciopero dei taxi: “Le liberalizzazioni devono essere adottate in tutti i settori – scrive l’Associazione – non è possibile escluderne uno se ci si vuole aprire realmente al libero mercato e alla vera concorrenza, con conseguente miglioramento della qualità dei servizi offerti e riduzione dei prezzi”.
Secondo l’Adoc “la posizione di chiusura espressa dal settore taxi non è condivisibile in quanto un maggiore numero di vetture in circolazione comporterebbe una diminuzione dei prezzi a vantaggio dei consumatori e potrebbe portare alla creazione di circa 20mila posti di lavoro in Italia“. Ad ogni modo l’Adoc segnalerà ogni anomalia alla Commissione di Garanzia degli Scioperi e valuterà con i suoi legali, in caso, di denunciare ogni interruzione di pubblico servizio alla Procura. “Come Adoc suggeriamo ai tassisti di evitare il muro contro muro con i consumatori – dichiara il Presidente dell’Adoc Carlo Pileri – che non gioverebbe alla loro categoria, al contrario porterebbe a una drastica riduzione del fatturato. Sarebbe più opportuno battersi per l’ottenimento del prezzo agevolato della benzina per i tassisti e per l’incremento delle corsie preferenziali ad essi riservati”. |