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INFLAZIONE: ADOC, DATI RECESSIVI, RIDUZIONE DEL PIL DI ALMENO 100 MILIARDI, PARI AL 7% DELLA NOSTRA PDF Stampa E-mail
lunedì 09 gennaio 2012

infla_luglio.pngL'inflazione a consumi costanti, secondo le stime dell'Adoc dovrebbe attestarsi al 6%.

Le famiglie italiane stanno tagliando i costi di oltre il 10% della spesa quotidiana, e Il dato ufficiale del 2,8% sta a significare che gli aumenti per le spese obbligatorie sono talmente alti da compensare la forte riduzione dei consumi. " Le famiglie italiane – dichiara Carlo Pileri, presidente dell'Adoc – stanno pagando la crisi economica con minore reddito e maggiori costi nei confronti di monopolisti e Stato. Tutti i settori produttivi, con rarissime eccezioni – prosegue Pileri –, sono schiacciati dalle rendite di posizione di queste sanguisughe socio-economiche." L'Adoc è fortemente preoccupata per le recenti manovre economiche, che con il libero mercato hanno ben poco a che fare, e prevediamo una riduzione del gettito delle entrate dello Stato di almeno il 5%, sulle imprese del 4%, dell'Iva nell'ordine del 10% con una riduzione del PIL di almeno 100 miliardi, pari al 7% della nostra ricchezza lorda. "Con questa inflazione e questo tipo di manovre economiche non si va avanti, anzi si avvicina lo spettro, non più della desertificazione commerciale delle città, – conclude Pileri – ma addirittura del ritorno alle case di campagna per povertà, nonché all'aumento delle baraccopoli nelle periferie italiane. Il Passo nel riaccendersi dell'inflazione alle baracche e alla miseria, è molto breve." Infine come Adoc chiediamo di essere ascoltati dal Ministro dello Sviluppo Economico, a tutela dei consumatori italiani, e per scongiurare questo panorama.

 

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