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SALUTE. Vigilanza bevande e alimenti: nel 2010 meno controlli e meno infrazioni PDF Stampa E-mail
martedì 20 settembre 2011

LABORATORIO.jpgNei giorni scorsi è stata resa nota la relazione della vigilanza sul controllo degli alimenti e bevande:

 i controlli coinvolgono, a vario titolo e per le proprie competenze, oltre al Ministero della salute, le Regioni e le Aziende sanitarie, i Laboratori del controllo Ufficiale, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il Ministero dell'Ambiente, la Guardia di Finanza, i laboratori chimici delle Dogane.Nel corso dell'anno 2010 i Servizi Igiene degli Alimenti e nutrizione e i Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl hanno complessivamente controllato 403.724 unità operative, pari al 29,0% rispetto al numero di strutture segnalate sul territorio nazionale (1.391.879), inferiori a quelle dell'anno precedente (470.612). Anche il numero dei campioni sottoposti ad accertamenti analitici risulta inferiore a quello degli anni precedenti. Le unità con infrazioni sono state 50.929 contro le 54.858 del 2009. Le percentuali più elevate di irregolarità sono state riscontrate nell'attività dei produttori e confezionatori che non vendono al dettaglio gli alimenti da loro prodotti e nella ristorazione. In particolare le maggiori irregolarità riguardano l'igiene generale, il personale e l'HACCP. Anche per l'attività analitica si evidenzia una diminuzione dei campioni analizzati: nel corso del 2010, infatti, sono stati analizzati 118.603 campioni (143.785 nel 2009) di cui 3.120 sono risultati irregolari.Va sottolineato che nel 2009, con un numero maggiore di campioni, le irregolarità sono risultate inferiori: 2.487.

Per quanto riguarda le contaminazioni microbiologiche, oltre a salmonella e listeria, il maggior riscontro di non conformità sui campioni analizzati è stato rilevato nei prodotti lattiero caseari, soprattutto per stafilococchi e streptococchi, oltre che per la presenza di pseudomonas, che ha comportato l'alterazione delle caratteristiche organolettiche (colorazioni anomale). Per quanto riguarda pesci, crostacei e molluschi il principale contaminante microbiologico è risultato essere E.coli. le principali contaminazioni chimiche riportate nella voce "altro" riguardano la presenza di allergeni in carne e prodotti a base di carne, seguiti da sostanze inibenti in prodotti lattiero caseari ed istamina in prodotti della pesca.

 

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