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Arriva PEC: la raccomandata via email PDF Stampa E-mail
giovedì 29 aprile 2010
pec.jpg Dal 26 aprile tutti i cittadini possono aprire gratuitamente una Pec, casella di posta elettronica certificata, che ha valore di una raccomandata a.r. Le Associazioni dei consumatori hanno già evidenziato le prime criticità. La Pec, infatti "dovrebbe consentire di semplificare il rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione, ma lo strumento presenta dei limiti".

I cittadini italiani possono attivare il servizio di posta elettronica certificata (Pec) per comunicare con tutte le Pubbliche Amministrazioni. Il servizio, presentato oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, è gratuito ed è disponibile per 50 milioni di italiani che possono attivarla registrandosi al sito www.postacertificata.gov.it. Basta immettere i propri dati, seguendo la procedura indicata, e dopo 24 ore ci si può recare in uno degli uffici postali abilitati per l'identificazione, portando con sé un documento e sottoscrivere un modulo di adesione. Una volta attivato il servizio, si potrà dialogare con la pubblica amministrazione per chiedere informazioni e documenti, avendo diritto a ricevere una riposta.

"Un messaggio inviato da un indirizzo Pec ha infatti lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento - precisa il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano - Tutte le Pubbliche Amministrazioni, a loro volta, dovranno mettere a disposizione degli indirizzi Pec, ai quali i cittadini potranno poi inviare i loro messaggi. Un elenco di questi indirizzi delle PA è disponibile sul sito www.indicepa.gov.it".

La Pec gratuita per i cittadini avrà la forma Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo . "Chi vorrà in futuro dialogare tramite posta elettronica certificata anche con altri cittadini, liberi professionisti od imprese dovrà - scrive il CTCU - acquistare un altro indirizzo Pec da uno dei gestori del mercato, riconosciuti".

"Il servizio apre sicuramente la strada verso uno snellimento delle procedure, non è però privo di alcuni ostacoli: in primis, bisogna fare i conti con le amministrazioni, specie quelle locali, dato che molti enti non sono ancora in grado di gestire le oltre ottantamila Pec richieste dai cittadini. Inoltre, si rischia un servizio di serie A e uno di serie B, a svantaggio di quelle zone del Paese che non hanno la connessione Internet veloce o in cui non è ancora arrivata la banda larga, una priorità per il futuro del nostro Paese".

Tutti i cittadini possono aprire gratuitamente una Pec, casella di posta certificata, che ha valore di una raccomandata a.r. Dovrebbe consentire di semplificare il rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione. I limiti dello strumento.

Pec gratuita
La posta certificata può essere utilizzata nelle comunicazioni fra privati (ma perché la certificazione sia valida è necessario che entrambe le caselle siano abilitate al servizio) o fra cittadini e pubblica amministrazione. Già da tempo diversi gestori forniscono il servizio a pagamento, noi ne avevamo messo a confronto i costi.

Ora la novità è che qualunque cittadino può collegarsi a www.postacertificata.gov.it e aprire una casella gratuita. Ottenendo in tal modo la possibilità di dialogare con la pubblica amministrazione, risparmiando le code agli uffici. Oltre a partecipare a concorsi, ottenere certificati, prenotare visite mediche. Ma il sito del ministero non è stato in grado di reggere la quantità di richieste.

Alcuni aspetti critici...
Al di là di questi iniziali problemi tecnici, restano da chiarire alcuni aspetti.

  • Aprire questa casella significa accettare esplicitamente l'invio, da parte di tutte le pubbliche amministrazioni, dei provvedimenti e degli atti che ci riguardano. Questo significa che il messaggio è dato per ricevuto nel momento in cui lo riceviamo, non quando lo leggiamo effettivamente. La casella va quindi consultata costantemente, pena il rischio di dimenticarsi qualche adempimento.
  • La Pec serve a poco se non sia ha la firma digitale (posso inviare un'istanza con raccomandata a.r., ma se non è firmata che valore avrà?).
  • Al contrario di quelle disponibili sul mercato, la Pec governativa può essere utilizzata solo per le comunicazioni con la pubblica amministrazione.
  • Peccato che poi le amministrazioni regionali e locali (quelle più vicine al cittadino) siano molto indietro nell'adozione e nell'uso della Pec.
La Pec è un servizio gratuito di posta elettronica certificata, promosso dal Governo.
Il servizio per i cittadini però non è ancora disponibile e per avere subito una casella Pec bisogna pagare. Abbiamo verificato quali sono i gestori più convenienti sul mercato.
Pec: a chi potrebbe semplificare la vita
  • ai professionisti e ai privati che inviano spesso raccomandate agli uffici della P.A.;
  • alle aziende per semplificare i rapporti con clienti e fornitori;
  • agli enti pubblici per comunicare con gli altri enti e con i cittadini;

Email certificata: come funziona
Il gestore di posta elettronica certificata allega una firma digitale al messaggio e vi invia una ricevuta di spedizione che acquisisce il valore di prova legale. Una volta che l'email arriva al destinatario, il suo gestore vi manderà a sua volta una ricevuta di avvenuta consegna.

Se cancellate il messaggio, non preoccupatevi: il vostro gestore di PEC è obbligato a conservare per 30 mesi la traccia informatica delle vostre operazioni.

Attivare la casella: sembra semplice, ma..
In teoria ogni cittadino italiano maggiorenne può averla gratuitamente attraverso una richiesta sul sito dedicato al servizio PEC predisposto dalla Presidenza del Consiglio. Ma il sito ancora non è disponibile.

In più molti enti pubblici non sono ancora provvisti del servizio. Sul sito del Cnipa (Centro nazionale per l'informatica della pubblica amministrazione) è disponibile la lista degli uffici della P.A. già dotati di PEC.

L'email certificata vi serve subito? Meglio pagare
I professionisti che hanno bisogno di una casella di PEC in tempi brevi possono ripiegare sui servizi a pagamento. Abbiamo verificato quali sono le offerte dei gestori sul mercato: le tariffe annuali vanno dai 5 ai 48 euro l'anno più Iva. Attenzione però durante la ricerca: molti gestori non sono chiari riguardo ai costi.

 

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