Con la presentazione di un emendamento della maggioranza alDecreto Incentivi, in discussione alle Commissioni Attività Produttive eFinanze della Camera dei Deputati, il Governo, con un atto di arroganza,vuole sancire per legge la natura non tributaria della tariffa sui rifiuti permettendocosì di continuare ad applicare l’IVA sulle bollette dei rifiuti ed evitare ilrimborso per gli anni pregressi.

Tutto questo se venisseapprovato, sarebbe l’esatto contrario di quanto stabilito dalla Corte di

Cassazione con sentenza239/09 e scipperebbe i consumatori di dei diritti maturati, che stimiamo tra i250 e 400 euro a famiglia, ma sussisterebbe anche il pericolo che i gestoripossano aumentare le tariffe.

Se così fosse, verrebbeinferto un duro colpo ai diritti dei consumatori contribuenti, che oltre al dannosi vedrebbero aggiungere anche la beffa: non solo si dovranno pagare lebollette di

quest’anno maggioratedel 10% dell’IVA ma, dei 933 milioni di euro (161 euro medi pro capite) versatiindebitamente nelle casse dell’erario a partire dal 2000, non vedranno neancheun euro.

E’ insopportabile chesi faccia “cassa” con l’IVA, come sarebbero inaccettabili ulteriori aumenti

delle tariffe, dalmomento che mediamente queste hanno subito rialzi del 4,9% nell’ultimo anno edel 17,8% negli ultimi cinque anni.

Per questo come Adoc,ci siamo attivati e continueremo a far valere i diritti acquisiti verificando lapossibilità di attivare laClass Action, chiedendo altresì un preciso e definitivointervento della Corte Costituzionale.