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SOLDI. Bankitalia su redditi, Adoc: ridurre del 15% i prezzi di alimentari, energia e casa PDF Stampa E-mail
giovedì 11 febbraio 2010

 "Tagliare subito del 15% i prezzi dei prodotti alimentari, dell'energia e delle spese di casa  per ridare ossigeno alle famiglie. I dati espressi da Bankitalia mettono in luce come sia necessario operare una riduzione dei prezzi per iniziare a uscire dalla crisi che ha travolto consumi e industrie": è quanto commenta il presidente Adoc Carlo Pileri davanti ai dati resi noti oggi dalla Banca d'Italia, che ha evidenziato come nel biennio 2006-2008 il reddito medio delle famiglie sia diminuito del 4%. Il 10% ha il 45% della ricchezza totale. 

Per l'associazione è necessario tagliare del 15% i prezzi di energia, alimentari e spese per la casa perché sono queste le voci che assorbono circa l'85% del reddito delle famiglie."Il reddito delle famiglie - commenta Pileri - è insufficiente, divorato per la metà dai costi di affitto o mutuo della casa. Un altro 20% se ne va per la spesa alimentare, il 15% è risucchiato dai costi di energia, trasporti e spese domestiche". Dunque servono "aiuti fiscali, tariffari e incentivi significativi, che non siano fittizi, alle famiglie italiane numerose, come avviene in Francia. Chiediamo che si organizzi un tavolo del CNCU con Governo, imprese, sindacati e partiti per affrontare concretamente la crisi e per individuare le possibili vie di uscita per i consumatori".

Nel biennio 2006-2008 il reddito medio delle famiglie italiane si è contratto in termini reali di circa il 4%. Rimane invariato rispetto agli ultimi quindici anni il livello di concentrazione della ricchezza che conferma la disparità nella distribuzione dei redditi: il 10% delle famiglie più ricche possiede infatti il 45% dell'intera ricchezza netta delle famiglie italiane. Sono i dati che emergono dal Supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato a "I bilanci delle famiglie italiane nell'anno 2008".

Secondo Bankitalia, "nel 2008 il reddito familiare medio, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi sociali, è risultato di 2.679 euro al mese. Il 20% delle famiglie ha un reddito mensile inferiore a circa 1.281 euro, il 10% superiore a 4.860 euro; il reddito mediano è pari a 2.174 euro. La concentrazione dei redditi è risultata nel 2008 sostanzialmente in linea con quella rilevata negli anni passati".

Le persone con reddito al di sotto della soglia di povertà sono il 13,4%. Aumenta la percentuale di famiglie indebitate, che sale al 27,8%, anche se Bankitalia precisa che si tratta di un valore "ancora inferiore a quelli dei principali paesi industriali, in particolare nel comparto dei mutui". Il grado di vulnerabilità finanziaria è al 17% in linea con quanto rilevato nel 2006 e con altri paesi dell'area euro.

 

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